Vidi con gioia Ismaele al lato della strada mentre si guardava in giro, vestito con il suo inconfondibile colore azzurro-blu. Era il 13 agosto e lo andai a prendere alla stazione di Padova, per poi andare verso casa mia. La mattina seguente avremmo preso un Flixbus a Bologna, direzione Assisi.
Da Assisi si inizia la Via Lauretana, un antico cammino di pellegrinaggio mariano, che dal Medioevo collegava Roma alla Santa Casa di Loreto. Voglio precisare che io non avevo per niente idea di cosa consistesse questo cammino, ed è anche curioso come è iniziato tutto.
Io e Ismaele ci siamo conosciuti nel settembre 2022 mentre eravamo in fila per il concerto di Aurora a Milano – cantante tra l’altro non molto conosciuta – e la nostra amicizia ha avuto inizio con una promessa: farci delle collane/amuleti a vicenda. Per tutto l’anno a venire, nonostante lui vivesse a Milano per l’università e io in provincia di Padova, abbiamo continuato a vederci quando potevamo. Ogni incontro era per me illuminante.
Ismaele è una persona molto spirituale, ed essendo io una persona molto razionale, mi ritrovavo incuriosita dai discorsi che facevamo e a cui non ero abituata. La bambina dentro di me che durante tutta l’estate si era fatta spazio per ritrovare quella curiosità per l’inspiegabile, si sentiva pienamente stimolata dagli incontri con questa nuova curiosa e interessante persona. Grazie a lui, sono riuscita a rievocare una parte di me che non pensavo nemmeno avesse bisogno di essere indagata e sviluppata.
Nella primavera del 2023, Ismaele mi suggerì il fumetto “Inni alle Stelle” di Giopota. Il giorno del mio compleanno lo iniziai a leggere e venni trasportata in un mondo incredibile. Il protagonista, un ragazzo apparentemente senza particolari doti, si incammina sul Cammino di Santiago contro il volere della famiglia per soddisfare la sete di avventura. Mi ci ritrovavo pienamente. Ma la storia era anche magica: invasioni di Saraceni che usano la magia nera, Re, antiche profezie, e stelle – che hanno un ruolo centrale nella storia – che scompaiono misteriosamente dal cielo. Un cammino che porta il protagonista a riconoscere il suo vero valore e farsi trasportare dalla magia del viaggio. Dopo averlo letto, sia io che Ismaele eravamo decisi a fare un cammino anche noi.
Ismaele era stato a Loreto quest’anno, e se n’era innamorato. Voleva tornare, e così trovammo la Via Lauretana. Per me, una meta valeva l’altra, perciò accettai di buon grado. Non avevamo programmato nulla, se non il giorno della partenza e quello di ritorno. Il 14 agosto, arrivammo ad Assisi.
In giro per Assisi e l’inizio del cammino
Assisi l’avevo vista di sfuggita anni fa e non ricordavo nulla. La magia del borgo medievale e la sua importanza storica mi hanno lasciata incantata. Ismaele mi ha portato alla mostra permanente dell’artista Guido Dettoni della Grazia alla Chiesa di Santa Maria delle Rose. L’esibizione è un insieme di sculture singolari: lo scopo è quello di poter tenere in mano la raffigurazione di Maria grazie alla sua ergonomia. La particolarità della statuetta è che assume forme diverse a seconda di come la si posiziona. Consiglio a chiunque di andarci!
Abbiamo camminato per le viette per il resto del pomeriggio e la sera, dopo cena (una piadina e un cannolo, che ci siamo concessi dato che i pasti che ci attenderanno saranno molto semplici) siamo stati davanti alla Basilica di San Francesco d’Assisi. Il vento era fortissimo e pungente, ed era lì per annunciare rinnovamento. Seduti su una panchina di una stretta via e un gatto per testimone, abbiamo parlato a lungo. Stanchi, siamo tornati alla nostra stanza.
Al nostro risveglio una coltre di nebbia era calata su tutta Assisi. Sembrava già autunno inoltrato. La cittadina aveva un’aria ancora più mistica.
Dopo colazione abbiamo visitato l’interno della Basilica di San Francesco d’Assisi, un luogo solenne e notevole per la sua bellezza.
Verso ora di pranzo siamo scesi ad Assisi Bassa e abbiamo visitato la Basilica di Santa Maria degli Angeli. All’interno della chiesa marmorea è custodita la Porziuncola, chiesetta che San Francesco restaurò. L’idea di una chiesa dentro una chiesa era già affascinante di per sé.
Dopo un pranzo frugale seduti su una panchina, e dopo aver fatto la spesa per il pasto della sera, aspettiamo degli amici di Ismaele.
La prima tappa sarebbe Assisi – Spello, ma abbiamo deciso di fare una deviazione. Sopra Assisi c’è il centro di Ananda, una comunità diffusa in tutto il mondo dove si può intraprendere un percorso spirituale, seguendo gli insegnamenti del guru indiano Yogananda. Ismaele l’aveva visitato tempo fa, e voleva tornare per un saluto. Due suoi amici incontrati proprio lì, sarebbero passati per Assisi e ci avrebbero portati al centro. Dopo un aperitivo con loro, appena ritornati da un viaggio in Oriente, andiamo ad Ananda. Passiamo attraverso la comunità con l’intenzione di piazzare la tenda al primo spazio adatto.
Camminiamo così per ben 5 km, finché è tramonto. La strada è sul crinale della collina e la luce che filtra dagli alberi crea un’atmosfera magica. Tutto ha un dolce color pastello, tenue, delicato, gentile. Sembra quasi un sogno. Il nostro viaggio è iniziato!
Ormai è quasi buio quando troviamo una casa e un signore che annaffia le piante in giardino. Ci avviciniamo e chiedo se conosce dei posti dove possiamo dormire con la tenda. Indossa una camicia arancione e si chiama Pietro. Ci dice che possiamo piazzarci sul suo giardino: una persona davvero squisita e gentile, che ci tiene un faretto acceso e la corrente elettrica per i cellulari.
Dopo una cena veloce seduti vicino la tenda, con la supervisione del cagnolino di Pietro, siamo pronti a dormire. Il giorno dopo ci attende una lunga tappa.