Equinozio di Primavera con una famiglia galattica

In questi anni mi sono sentita molto vicina alla Natura nel senso più ampio del termine. Il mio corpo, la mia mente, la mia natura, la natura che mi circonda, la vita stessa e le sue fasi, i suoi scherzi, i suoi insegnamenti, il ciclo delle stagioni, gli animali, dal più evidente a quello più invisibile, gli organismi che pullulano nell’aria e che si annidano nelle profondità della Terra contribuendo al suo rinnovo. Con il crescere di questa vicinanza e questa consapevolezza, sono cambiata molto. Mi sento più spirituale, come mai lo sono stata prima. Sento il bisogno di celebrare ciò che mi circonda, e mi piace farlo insieme ad altre persone. Per fortuna, grazie al viaggio ho scoperto tutto un mondo incredibile dove si celebra la Natura e si riportano in vita antiche tradizioni.

La prima volta che ho festeggiato l’arrivo di una nuova stagione è stato durante un campo Piumano, in cui abbiamo festeggiato il capodanno celtico, Samhain. Nell’equinozio di autunno si celebra il raccolto e ciò che ci si lascia alle spalle per prepararsi all’inverno.

Con la Famiglia della Festa Galattica Per Autostoppisti Spirituali invece, ho festeggiato l’arrivo della Primavera.

Ostara, l’equinozio di primavera, nella cultura neopagana rappresentava la celebrazione della semina e della nuova stagione delle colture.

La semina avviene anche dentro di noi. Prendersi del tempo per celebrare l’arrivo di un periodo in cui creiamo lo spazio per nuove esperienze ed emozioni, nuove relazioni e stimoli. Significa preparsi mentalmente a creare quello spazio ed accogliere ciò che arriva dalla Vita.

L’estate scorsa avevo sentito parlare della Festa Galattica per Autostoppisti Spirituali. Non avevo idea di cosa fosse, ma solo il nome mi attirava a quell’evento in cui sentivo avrei trovato miei simili. Purtroppo non riuscii ad andarci.

Quando questo inverno ho visto che ci si radunava per festeggiare la primavera, mi dissi che non potevo mancare.

Nonostante il mio letargo invernale, pensavo che ora di primavera avrei ritrovato la voglia di movimento.

In parte fu così. Vivere a casa mi porta sempre sentimenti contrastanti. Da una parte ho imparato ad amare i luoghi in cui sono cresciuta e vederli sempre con occhi nuovi, gioendo delle piccole cose della quotidianità.

Dall’altra provo una grande pesantezza nella stabilità e la prevedibilità, i giorni che si ripetono, le relazioni che privano l’aria.

Dovevo partire per il mio bene. A casa sentivo montare l’infelicità nonostante il non spostarmi fisicamente mi andasse bene in parte. Avevo bisogno di un cambiamento, che solo nuovo luoghi e nuovi incontri possono donare.

La festa con gli autostoppisti spirituali ha permesso questo. Nuovi stimoli, nuove idee; maggior comprensione e accettazione.

Ho potuto nutrirmi di aria pulita e cibo caldo, vivere di semplicità e relazioni nutrienti.

Ero spaventata prima di arrivare? Un botto. Non ero pronta a buttarmi in mezzo a tante persone. Amo fare amicizia e conoscere nuove persone, ma il mio lato più introverso mi rende difficile incontrare gruppi e mi fa preferire l’incontro con singole persone per volta.

Tutto era nuovo e anche iniziare o mantenere una conversazione mi appariva difficile. Mi sembrava quasi di non ricordare come si facesse. Sentivo che avrei preferito essere muta per poter comunicare a gesti anziché dover pensare alle parole e pronunciarle dalla bocca.

Eppure in quella Valle è avvenuta pura Magia. Non mi sono mai sentita fuori luogo nonostante le difficoltà e ho avuto l’opportunità di conoscere singolarmente delle persone fantastiche.

Ognuna di esse mi ha donato Amore in modi diversi che mi è difficile spiegare.

Posso solo ringraziare chi ha concepito tutto questo, chi ha permesso l’incontro. E una parte l’ha fatta anche l’Universo, che zitto zitto ha indirizzato ogni singola Anima verso quella Valle in modo che ci incontrassimo e ci incastrassimo alla perfezione.

Non è per nulla scontato che un gruppo di persone stia così bene assieme e provi gioia nella condivisione di momenti, spazi ed emozioni.

Nonostante la mia difficoltà ad inserirmi e iniziare conversazioni, mi sono ritrovata spesso in piacevoli conversazioni oppure ad ascoltare quelle altrui attorno al fuoco. Una delle mie più grandi ferite è quella di essermi sentita invisibile, per un motivo e per un altro. Più volte ho sentito, mentre ascoltavo conversazioni o mi godevo il fuoco, “ma tu che stai ascoltando, che ci dici?” e ciò mi ha donato pura gioia perché sapevo di essere parte del gruppo, di essere Vista.

Avevo paura che in questo periodo di introversione mi sarei sentita invadere gli spazi, creando in me la voglia di fuggire. La verità è che si è creata questa famiglia in cui si faceva spazio per ognuno di Noi.

Come ho raccontato in precedenza, ho trovato anime simili a me. Ho potuto confidarmi e raccontare di me, avendo l’occasione così di confrontare esperienze e visioni. Questo mi ha donato un po’ di pace e rassicurazione.

Lavorare in gruppo per raggiungere uno scopo comune permette di rafforzare legami e sentirsi parte di una comunità consapevole. È ciò che è successo costruendo la capanna sudatoria, e in tante altre attività, dove ogni persona lavorava assieme alle altre e allo stesso tempo sola.

La Natura che ci ospitava in questa Valle meravigliosa ha permesso a tanti occhi e cuori di riposare. Il rumore delle macchine non arrivava, e credo non sia mai passato alcun aereo. Gli unici suoni che sentivamo erano quelli del Vento, degli Uccelli, lo scalpitio del Fuoco, delle Risate e della Musica che mettevano o creavamo. Il cielo stellato ci proteggeva durante la notte regalandoci stelle meravigliose.

Nella notte di Luna Piena, questa si nascondeva dietro le nuvole per poi uscire brevemente per regalarci un grande sorriso.

Potrei descrivere ogni momento e ogni anima che ho incontrato e vissuto, ma se certe cose non si vivono, sono difficili da spiegare in modo che arrivino al Cuore come sono arrivate a me.

So di aver raccontato senza un vero filo logico, gettando pensieri qua e là, ma queste sono le Emozioni: arrivano a pioggia, a spruzzi, a sorrisi inaspettati scambiati con persone sconosciute.

Amo profondamente la bambina dentro di me, perdono me stessa e tutti quelli che l’hanno fatta soffrire. Abbiamo scelto di essere Felici ❤️🤲🏻 (mantra di Alessandro, un’Anima preziosa).

Vi Accolgo 💙🤱🏻