Agripunk: il rifugio per animali che Resiste

Nella Val d’Ambra ha inizio la prossima avventura: volontariato ad Agripunk, un rifugio per animali.

Due ragazze della famiglia galattica mi hanno dato un passaggio fino a Firenze, dove poi ho preso un treno per Bucine, in provincia di Arezzo. Arrivo a Firenze la sera. Dopo quattro giorni immersa nel silenzio e protetta dalle montagne, ora mi sento spaesata e vulnerabile.

Non appena raggiungo la piccola stazione di Bucine e salgo in macchina di Desirée e David, mi sento nuovamente al sicuro, mentre percorriamo le strade notturne di luoghi che ancora non hanno forma.

Agripunk ONLUS è uno spazio sociale e un rifugio antispecista antifascista nato dalla chiusura di un allevamento di tacchini da carne destinati alla grossa distribuzione. La proprietà si estende su 26 ettari di prati, boschi, sorgenti e cieli stellati, e che stelle!

Un posto isolato che permette di osservare le colline alberate e il cielo notturno cosparso di puntini luminosi. E proprio sotto questo cielo e tra questo verde, due persone speciali, Desirée e David, si prendono cura di diversз animali che vivono ora liberз, uscitз da allevamenti o da altre situazioni di sfruttamento.

Agripunk è uno spazio che ospita storie di riscatto, resistenza e rinascita.

In un mondo in cui l’antropocentrismo è esteso su ogni cosa, luoghi come questo sono una speranza per mostrare un’alternativa ad un pensiero ed un sistema che fa acqua da tutte le parti.

Quando si parla di veganesimo e antispecismo infatti, non si tratta solamente di salvaguardare le altre specie animali, ma tutto il pianeta. Sfruttando animalз e Natura finiamo per prosciugare ogni risorsa e inquinare quel che resta. Se ci sono modi per cambiare verso un futuro migliore, perché non provare?

Le missioni principali di Agripunk

Perché è nato Agripunk? Le tre missioni principali dell’associazione sono:

  1. mantenere chiuso un allevamento intensivo dopo aver lottato per la sua chiusura;
  2. far sì che gli animali uscitз dallo sfruttamento vivano come esseri liberз;
  3. divulgare e rendere accessibile tutte le informazioni sugli allevamenti e sullo sfruttamento animale e dell’ambiente.

Proprio per quest’ultima missione, vengono fatti eventi e incontri. Inoltre, è stato pubblicato anche un libro che racconta le storie degli animali che vivono ad Agripunk.

Lo spazio sociale di Agripunk promuove eventi per permettere non solo di autofinanziarsi, ma anche per creare uno spazio di aggregazione, dove le persone possono conoscersi e interagire, dare vita a nuovi progetti, al loro talento, creatività e soprattutto personalità.

video di spiegazione del progetto (fonte: Agripunk.com)

Perché gli allevamenti sono sbagliati?

Scilla, scappato mentre si trovava su una nave che lo portava verso la morte

Gli allevamenti vengono spesso definiti dei lager moderni per animali, dove vengono reclusз e ridottз a semplici prodotti, forzatз a condurre una vita breve ed esasperante. Non solo: rappresentano un pericolo anche per lз consumatorз, poiché le condizioni igienico sanitarie in cui questi animali vivono, li portano a sviluppare malattie che vengono poi trasmesse a noi.

E se si consumassero prodotti animali fuori dal circuito degli allevamenti e della grossa produzione? Premettendo che nessuna persona può giudicare le scelte di un’altra e che ogni persona ha diritto di prendersi il proprio tempo per informarsi ed eventualmente rivalutare la propria opinione, mi permetto di dare la mia, di opinione, che potrebbe magari essere utile per la riflessione.

Ogni animale ha una propria personalità, un proprio modo di esprimersi e di relazionarsi con gli altri esseri. Ha un suo comportamento caratteristico, le sue paure, i suoi traumi, cose che lo fanno felice e danno gioia. Non è diverso in nulla da un essere umano e l’ho potuto constatare ad Agripunk.

foto presa da IG

Mi sono interrogata sul perché facciamo distinzioni, allora, e ciò che mi viene in mente è che la maggior parte della popolazione non ha modo di vedere con i propri occhi un animale libero, e spesso nemmeno uno rinchiuso. La maggior parte vede solo il pezzo di carne sul proprio piatto e al banco frigo.

Non ha modo quindi di empatizzare, di sviluppare una consapevolezza, di conoscere.

Fortunatamente, almeno in questa parte di mondo, abbiamo raggiunto un livello di benessere generale e di evoluzione che ci permette di sostentare anche senza prodotti animali, poiché esistono tutti i sostituti, o come mi piace vederli, delle evoluzioni di essi. Per questo motivo, fare un tentativo, andare per gradi, informarsi, sarebbe il primo passo verso un miglioramento collettivo.

L’unico allevamento accettabile è quello chiuso!

È questo il titolo del libro di Agripunk: un libro che racchiude tutte le storie delle “belve” libere, sopravvissute.

Un modo per supportare l’associazione e conoscerla meglio è acquistando il loro libro! Io l’ho letto in un fine settimana mentre ero lì, perciò ha avuto un effetto ancora più coinvolgente: ho avuto l’opportunità di parlare delle storie e di esprimere le mie emozioni direttamente con chi l’ha scritto e ho potuto conoscere i protagonisti e le protagoniste, eroi ed eroine di questo libro.

acquista il libro di agripunk contattandoli! foto presa da IG

Non troverai solo delle storie, ma anche tante spiegazioni e i falsi miti che esistono da quando siamo natз e che ci vengono propinati per alimentare le industrie della carne e non solo.

Un esempio: molte persone pensano che le mucche producono latte in eterno, e che addirittura se non venisse estratto soffrirebbero. Questo è un falso mito. Le mucche infatti, proprio come le nostre mamme umane, producono latte quando hanno una prole da sfamare, che quando cresce, verrà svezzata e perciò la produzione di latte finisce. Perché allora una mucca continua a produrre latte? Una mucca non produce abbastanza latte per nutrire la propria prole e contemporaneamente noi: ecco perché quando un vitello nasce viene allontanato.

La mucca quindi continuerà a produrre latte (come farebbe una madre umana anche se non ha figlз da nutrire) fino a che non arriverà il presunto periodo di svezzamento, ed ecco che verrà ingravidata di nuovo (artificialmente). E così via. Questa è la vita di una cosiddetta “mucca da latte”.

E il vitello? Se è una femmina diventerà mucca da latte; se è maschio o va al macello nel giro di poco tempo oppure viene fatto crescere per diventare carne di manzo.

Ecco che anche il consumo di latticini in realtà comporta all’uccisione di un essere e alla schiavitù di un altro.

Sostenere Agripunk ONLUS

foto presa dal sito di agripunk

Agripunk resiste grazie all’aiuto e la solidarietà di tante persone che hanno a cuore il progetto! Vuoi dare il tuo supporto? Ci sono diversi modi per farlo:

Qui potresti trovare maggiori info su come supportare il rifugio.

Profili social di Agripunk: Instagram e Facebook.

Un po’ di lessico

In questo articolo potresti aver trovato delle parole che non conosci o che non ti sono molto chiare. Te le spiego un po’, e se avessi ancora domande, non esitare a scrivermi.

VEGANESIMO: è uno stile di vita e un’alimentazione che prevede l’astensione dell’utilizzo e del consumo di prodotti di origine animale (quindi non solo carne, ma anche latticini, uova, miele) per preferire invece tutti i cibi e prodotti di origine vegetale. Perché? Ogni persona ha la sua motivazione, che può essere per l’ambiente, per la propria salute, per gli animali, ecc, o per tutte queste cose. Il veganesimo non è una dottrina o di una religione, non esistono regole. Una persona che non mangia prodotti animali lo fa per scelta. Spesso viene affermato, o chiesto, “essendo vegano non puoi mangiare le uova”. Non si tratta di un fatto di potere, nessuno lo impone o giudica: è una questione di volontà;

ANTISPECISTA: l’antispecismo è un movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo. Lo specismo è infatti l’attribuzione di valori differenti a seconda della specie di appartenenza. Nell’antispecismo, lo sfruttamento animale non deve esistere perché viene equiparato allo sfruttamento umano, poiché animali=persone;

ANTROPOCENTRISMO: pensiero che ritiene l’Uomo al centro dell’universo, tutto esiste ed è stato creato (natura ed animali compresз ) per soddisfare la nostra specie. Con questo pensiero ci sentiamo autorizzatз a sfruttare e deturpare la Natura a nostro piacimento, e ad utilizzare gli animali come meglio crediamo, senza considerare che sono esseri senzientз. Essз sono capaci di intendere e volere, compiere le proprie scelte, provare emozioni, esattamente come noi!

Se hai domande a riguardo o vuoi avere un confronto su questi temi, non esitare a scrivermi! Con toni rispettosi e di apertura, è importante che le informazioni arrivino ad ogni persona e che ci possa essere un dialogo construttivo. Fammi sapere che ne pensi!

I caratteri з, ə, vengono utilizzati nella scrittura inclusiva, in modo da rispettare il genere di ogni persona (maschio, femmina, o non binario).